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14.09.2023

PiacenzaMeccanica, un’azienda a misura d’uomo

Industrie e officine metalmeccaniche sono un asset strategico centrale nell’economia di diverse nazioni ed il modo in cui sono cambiate e si sono evolute nel tempo, è altamente rappresentativo della visione di progresso e delle politiche imprenditoriali foraggiate da privati e governi. Lavorazioni meccaniche complesse e di altissima precisone, servono diversi settori industriali, dai più tradizionali ai più tecnologici. Ferroviario, aeronautico, automazione robotica, fluidodinamica, idrosanitario: essendo parte integrante dell’industria intesa nella sua accezione più ampia, la componentistica prodotta nei centri di lavoro per la meccanica di precisione è sostanzialmente ubiqua.

Per rispondere all’esigenza di produzioni just-in-time, fortemente specializzate e dai volumi variabili, negli anni si sono resi necessari una serie di interventi infrastrutturali, specchio di un doveroso cambio di mentalità del comparto metalmeccanico. Assecondare richieste inedite provenienti da mercati in perenne trasformazione, e restare competitivi operando nell’ottica di una responsabilità condivisa per il benessere delle persone e del pianeta, sono gli obiettivi primari e complementari di ogni azienda che guarda al futuro.

Le officine meccaniche oggi, non sono più quei luoghi sporchi, insalubri e pieni di insidie che hanno caratterizzato il passato. L’adozione di metodi e l’implementazione di tecnologie che rispondono agli standard espressi dall’approccio BAT – Best Available Techniques hanno determinato un radicale cambio di scenario. Finiti i tempi dell’alienazione operaia, metafora della società dei consumi del XX secolo, l’industria contemporanea si presenta con una nuova veste. L’ideologia fordista orientata su produzioni massive e standardizzate, incontra lo stile del colletto bianco, che offre flessibilità e servizi personalizzati per esigenze specifiche e mercati di nicchia. Il paradigma della catena di montaggio lascia spazio a modelli produttivi e organizzativi sempre più legati alla presenza di tecnologie innovative, e sistemi informatici che gestiscono la produzione, svolgono funzione di controllo, e offrono la possibilità di raccogliere e interpretare dati di importanza strategica.

Varcare la soglia di un’azienda che opera secondo queste logiche significa stravolgere completamente il proprio immaginario di riferimento, ed essere catapultati in una dimensione che non ha nulla a che vedere con la fabbrica che avvilisce il lavoratore e guarda esclusivamente al profitto. Come accade entrando in PiacenzaMeccanica.

Industria 4.0: l’innovazione al servizio della produzione

Il termine Industria 4.0 si riferisce a una serie di concetti legati all’immaginario della smart factory – la “fabbrica intelligente” fornita di hardware e software in grado di interagire e collaborare per rendere le produzioni più versatili e perfomanti. Ben prima che tale definizione fosse assunta a modello normativo, anticipando tendenze in nuce nei comparti manifatturiero e industriale, PiacenzaMeccanica ha scelto di investire in tecnologie e macchinari all’avanguardia, e nella formazione e nell’aggiornamento tecnico del personale.

Negli ultimi anni l’azienda ha rivisto integralmente il proprio parco macchine, per dotarsi di strumenti idonei alle lavorazioni più laboriose e complesse, e per una gestione più snella e versatile dei vari centri di lavoro per la tornitura e la fresatura.

Sistemi di gestione automatizzata con software e tablet a bordo macchina, istruiscono l’operatore sulle azioni da compiere: stabiliscono i passaggi – tipologia e sequenza delle lavorazioni – definiscono l’attrezzaggio della macchina, monitorano la produzione del sito nel suo complesso, coordinano l’operatività dei vari centri di lavoro per limitare i fermi di produzione. I pezzi finiti vengono poi stoccati in un magazzino automatizzato che semplifica la gestione delle giacenze e velocizza l’evasione degli ordini. L’impatto di tali soluzioni sulla produttività e sulla reddività di impresa è notevole: grazie alle cosiddette tecnologie abilitanti, la possibilità di errore umano è ridotta ai minimi; allo stesso tempo, si creano le condizioni ottimali affinché gli operatori lavorino in totale autonomia e sicurezza. 

L’attenzione alla qualità della vita delle proprie risorse è il vero punto di forza di ogni azienda solida e rispettabile. Per questo PiacenzaMeccanica si è dotata di sistemi che vanno oltre le basilari norme di sicurezza per il settore industriale – disciplinate dalla Legge 81/08 o Testo Unico sulla Sicurezza. Come, ad esempio, gli impianti di filtrazione per la purificazione dell’aria all’interno del sito produttivo. Gli oli lubrorefrigeranti, impiegati nelle lavorazioni meccaniche, danno luogo alla formazione di fumi impaccanti e nebbie oleose che, dispersi nell’aria, possono compromette sia la salute dei lavoratori, causando problemi alle vie respiratorie e irritazioni cutanee, sia la produzione, influendo negativamente sulle prestazioni e sulla durata dei macchinari. L’attenzione a certe tematiche, anche se dovrebbe esserlo, non è affatto scontata. Determinate accortezze sono frutto dell’esperienza, esprimono i valori e l’heritage di un’impresa longeva, e testimoniano l’impegno a tenere ben saldi i principi che ispirano una sana cultura del lavoro